Cicatrici

Home sweet home... il rientro a casa è stato dolce... casa è per me una sorta di santuario ma anche e soprattutto un rifugio... 20 anni di viaggi (anche se da emigrante di lusso) mi hanno fatto vieppiù apprezzare la casa come luogo dove poter far scendere le difese e ricaricare le batterie... questa volta la sensazione è un po’ diversa... la partenza una settimana fa per l’ospedale era stata abbastanza traumatica ed il rientro è stato particolarmente dolce, anche perché in largo anticipo su quanto potessi aspettarmi... poi adoro questo appartamento, adoro la vista sul lago con i suoi colori intensi d’estate... per un attimo potrei pensare di cadere in un oblio... non posso e non voglio, forte della mia determinazione a percorrere questo percorso di cura il più velocemente possibile... ma le cicatrici mi riporterebbero comunque alla realtà... sto a poco a poco prendendo confidenza con i segni che porto sul mio corpo. Non fanno male ma non riesco ancora al 100% a guardarli o a toccarli... c’è molto rispetto con un misto di paura... come un bambino mi avvicino per poi scappare quasi immediatamente... un giorno scomparirà la paura e rimarrà la consapevolezza di cosa rappresentano... già cosa rappresentano? Oggi sicuramente una rivoluzione copernicana del mio pensiero e sono curioso di scoprire cosa sarà la consapevolezza finale... vedremo... intanto mi godo questa sera di piena estate... home sweet home